In Italia solo il 21,5% della popolazione pratica uno sport abitualmente, e il 9,6 % lo pratica in modo saltuario. Il 27,7% degli italiani, pur non praticando un’attività sportiva vera e propria, dichiara di svolgere qualche attività fisica in autonomia come andare in bicicletta, nuotare, fare passeggiate e altro. I sedentari sono il 40,6% della popolazione.
Ma cosa si intende per “attività fisica”? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per attività fisica si intende “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che porta ad un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo”. Quindi, non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti quotidiani.
La medicina riconosce che l’attività fisica svolge un ruolo fondamentale nel garantire una buona salute, perché una vita fisicamente attiva induce modificazioni e adattamenti organici che risultano positivi dal punto di vista della funzionalità di organi e apparati.
Sono sufficienti 30 minuti di movimento al giorno per godere di innumerevoli benefici. Durante una “giornata tipo”, possiamo impiegare questi 30 minuti come meglio crediamo o possiamo: evitare la macchina per piccoli spostamenti, andare a lavoro a piedi o in bicicletta, salire e scendere le scale evitando l’ascensore ecc. Tanti piccoli accorgimenti che potrebbero bastare a “saldare il nostro conto” con l’attività fisica. La sedentarietà contribuisce invece, insieme ad altri fattori di rischio, allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle che gravano sull’apparato cardiovascolare. Con la pratica di un’attività fisica regolare invece, il cuore diventa più robusto e resistente alla fatica.
Ma quali sono gli effetti di quei 30 minuti di movimento al giorno? Praticare esercizio fisico in modo regolare aiuta a “bruciare” i chili di troppo, migliora il tasso di colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire e controllare il diabete, migliora la pressione arteriosa; in più è un ottimo antistress, un eccellente cosmetico e un buon modo per socializzare.
L’età giusta per praticare un po’ di attività fisica? Non c’è un’età per praticare. Esiste solo la voglia di stare bene con sé stessi. Per i ragazzi è importante perché l’attività fisica aiuta l’apprendimento, rappresenta una valvola di sfogo, stimola la socializzazione e responsabilizza. Per gli adulti invece, la frenesia della vita quotidiana non lascia tempo ma è importante ritagliarsi dei momenti se teniamo conto degli effetti positivi che ne deriverebbero. Infine per gli anziani, ricerche scientifiche mostrano che svolgere attività fisica aiuta a “invecchiare bene”, in quanto rallenta l’involuzione dell’apparato muscolare, scheletrico e cardiovascolare.
Ultimo, e non per importanza, è il rapporto tra attività fisica e mente. Diversi studi dimostrano che l’ attività fisica ha degli effetti positivi sulle abilità cognitive: miglioramenti nelle funzioni esecutive, nel controllo inibitorio, nella memoria e nell’attenzione.